Varianti anatomiche dell’estremità prossimale del radio: implicazioni nell’osteosintesi con placca

Relazione: 1.1 – Congresso: Aloto 2010 – Anno: 2010
relatori: A. Greco, E. Manauzzi, F. M Sacchetti, G. Bullitta, G. Giannicola

Le fratture di capitello radiale sono le più frequenti fratture di gomito nell’adulto (Wyscocki, 2007). La classificazione più utilizzata è quella di Mason che le divide in tre tipi principali (Mason, 1954). Il trattamento conservativo delle fratture Mason I e quello chirurgico delle Mason II con singolo frammento, determinano risultati soddisfacenti nella maggior parte dei casi. Al contrario i risultati della riduzione a cielo aperto ed osteosintesi interna (ORIF) restano ancora discordanti (Smith, 1996) per le fratture Mason II e III in cui vi sono più di due frammenti articolari e nei casi associati a comminuzione del collo del radio. In questo tipo di fratture l’ORIF eseguita con viti, pin o placche da mini frammenti, conduce spesso a risultati insoddisfacenti a causa della difficoltà di ripristinare l’off-set mediale e gli angoli cervico-cefalici del capitello radiale; altre cause di insuccesso correlabili ad una osteosintesi inadeguata sono la scomposizione secondaria, la pseudoartrosi e la comparsa di ossificazioni eterotopiche (Furry 1998, Frankle 1999, Ikeda 2005, Nalbantoglu 2007, Smith 2007, Struijs 2007, Ring 2008). Per tali motivi, recentemente sono state introdotte placche anatomiche dedicate all’ORIF del capitello radiale con l’obbiettivo di consentire una più stabile ricostruzione delle fratture pluriframmentarie. La placca Congruent Radial Head Plate (Acumed) è, tra queste, una delle più utilizzate. Tuttavia non vi sono studi che ne hanno analizzato il grado di congruenza alla regione posterolaterale del capitello e del collo del radio, ossia del quadrante anatomico non articolare, denominato safe-zone, in cui vengono applicati i mezzi di sintesi (Smith 1996, Caputo 1998). Ciò è probabilmente da correlare alla mancanza di studi che hanno analizzato la morfologia di questa stessa regione ed indagato sulla possibile presenza di varianti anatomiche. Due sono gli obbiettivi di questo studio: 1) definire la morfologia della “safe-zone” e 2) verificare la congruenza della Congruent Radial Head Plate.