Risultati del trattamento chirurgico dell’instabilità complessa di gomito: studio prospettico su 47 casi

Relazione: 1.1 – Congresso: SIOT 2010 – Anno: 2010
relatori: G. Giannicola, E. Manauzzi, F.M. Sacchetti, A. Greco, D. Polimanti, F. Postacchini

L’instabilità complessa di gomito è un quadro clinico caratterizzato da un insieme di lesioni osteo-articolari, capsulo-legamentose e muscolari che determinano instabilità articolare. Nonostante un corretto trattamento, i risultati clinici sono insoddisfacenti in oltre il 30% dei casi a causa dell’insorgenza di rigidità, ossificazioni eterotopiche, scomposizioni secondarie, pseudoartrosi, neuropatie del nervo ulnare, instabilità cronica ed artrosi secondaria. Un corretto inquadramento diagnostico prevede, oltre l’ esame clinico e radiografico, l’esame TC con ricostruzioni bi e tri-dimensionali e la valutazione in brillanza della stabilità del gomito.

Dal 2005 al 2009 abbiamo trattato 47 casi di instabilità complessa di gomito in 45 pazienti con età media di 53.1 anni, 21 femmine e 24 maschi. 5 casi di frattura di capitello radiale con lussazione o lesione del LCM, 11 terribili triadi, 2 casi di fratture anteromediali della coronoide con lussazione di gomito e lesione del LCL, 20 casi di fratture-lussazioni dell’estremità prossimale di radio e ulna, 9 casi di frattura di capitulum humeri e troclea associata a lussazione di gomito o lesione del LCM. Il trattamento è consistito in diversi steps chirurgici: 1) riduzione anatomica e sintesi stabile di tutte le fratture; 2) sostituzione protesica del capitello radiale in tutti i casi Mason III; 3) ricostruzione delle strutture capsulo-legamentose (LCL e/o LCM); 4) applicazione del fissatore esterno dinamico nei casi di instabilità della sintesi dei piccoli frammenti articolari o di instabilità articolare persistente. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a controllo ogni tre settimane nei primi tre mesi, poi ogni tre mesi per il primo anno e poi ogni anno. La valutazione dei risultati ad ogni controllo è stata eseguita con il MEPS. Dei 47 gomiti trattati in 45 pazienti, 29 hanno ottenuto un risultato eccellente, 10, buono, 3, mediocre e 5 cattivo. In conclusione, il trattamento dell’instabilità complessa continua ancora oggi a rappresentare una vera sfida per

l’ortopedico; tuttavia un corretto inquadramento diagnostico ed un adeguato trattamento chirurgico consentono di ridurre significativamente gli insuccessi.