Approccio cognitivo alla riabilitazione

Relazione: 2.5 – Congresso: Rome Elbow 2011 – Anno: 2011
autori: F. Camerota, C. Celletti, V. M. Saraceni

Il gomito, in qualità di articolazione “intermedia” dell’arto superiore, posto tra la spalla prossimamente e il polso distalmente, permette di posizionare la mano più meno lontana dal proprio corpo comportandosi come un compasso. Tale articolazione possiede due gradi di libertà: flesso-estensione per favorire l’accorciamento e l’allungamento dell’arto superiore permettendo alla mano di arrivare alla bocca e di proiettarsi nello spazio extrapersonale; di prono-supinazione (attraverso l’articolazione radio-ulnare superiore) per orientare il palmo della mano facilitando l’approccio e la presa degli oggetti (interazione con il mondo esterno). Le osservazioni anatomo funzionali mostrano che il gomito può essere interpretato come un sistema nel quale i tessuti molli interagiscono tra di loro per lo sviluppo di funzioni biologiche e per la regolazione propriocettiva del movimento articolare; quindi tale articolazione dovrebbe essere interpretata funzionalmente come un “organo di senso”, assumendo la funzione, oltre che di snodo meccanico, di collettore di informazioni destinate al sistema nervoso centrale e finalizzate alla programmazione motoria, del raggiungimento e dell’afferramento.